Papa Francesco ci invita a vivere questa GIORNATA con lo sguardo a Maria, l’Immacolata di Lourdes, “Salus infirmorum” e a Santa Teresa di Calcutta. La Santa Madre Teresa “è stata generosa dispensatrice della misericordia divina, rendendosi a tutti disponibile…” perché “l’unico criterio di azione dev’essere l’amore gratuito verso tutti, senza distinzione di lingua, cultura, etnia o religione”.
Sappiamo che “ogni uomo è povero, bisognoso e indigente” e questa verità ci aiuta ad essere umili, veri, e ci sollecita ad essere solidali con gli altri. Lo constatiamo soprattutto nella malattia, nella infermità e nella vecchiaia: consapevolezza dei propri limiti.
Di fronte alla cultura dell’avere, del potere e prepotenza, che crea fretta, indifferenza, scarto, ritroviamo la nostra umanità che è fraternità, solidale e gratuita.
Guardiamo perciò con ammirazione e riconoscenza a quanti operano nelle case, nelle istituzioni, nei servizi e nel volontariato con spirito di generosa dedizione servendo ai malati, non servendosi di loro, o in ricerca di qualche gratificazione. Gli ospedali intervengono e curano, ma poi… mandano a casa. E i malati continuano ad aver bisogno di attenzioni, cure, servizi, e soprat-tutto di comunicazione, di affetti, di speranza e di preghiera. Teniamoli per mano… con il cuore.
Come negli anni scorsi, rinviamo la Giornata a giorni migliori.