
PER NON AVERE PIU’ SETE
L’acqua richiama mille immagini e significati: con l’acqua si cucina, si pulisce e si lava, si irriga, ci si disseta. In parole povere l’acqua è vita, serve per vivere. La sua assenza è sempre un dramma. L’acqua, però, è capace anche di distruzione: le acque alte a Venezia, le inondazioni ecc. L’acqua torna spesso anche nella Bibbia: all’inizio della creazione lo Spirito di Dio aleggia sopra le acque; nel diluvio universale l’acqua diventa forza distruttrice; il popolo di Israele passa attraverso l’acqua del Mar Rosso per giungere alla libertà; l’acqua che sgorga dalla roccia disseta il popolo nel deserto. L’acqua è anche un’immagine: nel libro del profeta Isaia Dio dice al popolo “o voi tutti assetati, venite all’acqua” (lo sentiremo nella notte di Pasqua); Geremia così rimprovera il popolo “Ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si è scavato cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono l’acqua”.
L’acqua ha una portata esistenziale e simbolica unica: acqua diventa sinonimo di vita, di rinascita, di purificazione, di ristoro, di pienezza.
Tutti questi significati sono presenti nell’acqua del battesimo che purifica (vince il male), dona la vita (la vita eterna, cioè la vita di Dio), fa rinascere (uomini nuovi perché condividiamo la morte e resurrezione di Cristo).
L’immagine dell’acqua è centrale anche nell’incontro di Gesù con la Samaritana, e risponde alla solita domanda: perché ascoltare e seguire Gesù? Perché fare ciò che ci dice? Perché Lui è l’acqua viva: è ristoro, pace, pienezza, vita, senso, forza. Gesù è la via verso la vita perché è la via al Padre. San Agostino diceva che il suo cuore era inquieto finché non avesse riposato in Dio.
Ancora una volta un discorso che può sembrare astratto in realtà è molto concreto, esistenziale. La questione, infatti è dove ciascuno di noi cerca “l’acqua” (perché ciascuno di noi la cerca, cerca cioè ristoro, pace, consolazione, vita, rinascita). La questione è, ancora, se ciascuno di noi si accontenta di un’acqua che non disseta o di cisterne screpolate.
Alla fine bisogna fare esperienza di Gesù “acqua viva”: è bello il finale del Vangelo in cui i samaritani credono a Gesù per quello che ha detto loro la Samaritana ma molto di più dopo aver ascoltato direttamente Gesù e aver passato del tempo con Lui.
Don Marco