Con una solenne celebrazione terminano i lavori (3 – 28 ottobre) del SINODO dei Vescovi con i giovani in ascolto fra di loro, facendo dell’evento straordinario di dialogo un luogo di discernimento della chiamata alla vita piena dei giovani.
Le risposte sono venute da tutto il mondo, affrontando i problemi, le speranze e i sogni di giovani credenti e non credenti, credenti in un modo o nell’altro. Il Sinodo è arrivato alle “conclusioni” votate da tutti, che ora il Papa accoglie e farà oggetto di un “documento” finale.
A conclusione dei lavori, i GIOVANI si sono accomiatati dai Vescovi ringraziandoli commossi dall’incontro vero realizzato insieme, nel dialogo e nell’ascolto, che li ha portati a un documento finale, ricco e articolato che affronta ogni aspetto della condizione giovanile. Il Papa potrà tradurlo in seguito in una dichiarazione pastorale, che li accompagni nel loro cammino nelle diverse situazioni di vita dei loro Paesi.
Al loro grazie i Vescovi hanno risposto con un loro messaggio, caldo e puntuale, mettendo in risalto che il Sinodo continua, perché la vita è “camminare insieme” guardando avanti, nella ricerca mai conclusa del senso della vita, da parte di ogni uomo e di ogni donna.
“Perché vivo; per chi vivo” è la domanda della esistenza umana; e la risposta ad essa ci dà l’orientamento, senza del quale c’è il rischio che si spengano i sogni, le speranze, la vita stessa.
Un cammino sempre in ascolto e dialogo reciproco, con prossimità a tutti, per dare testimonianza nel quotidiano, con amicizia benevola. Difficoltà e prove non mancheranno, ma saranno superate “camminando insieme”, con Gesù che ci accompagna sempre.