Desideriamo far festa con lui proprio qui, nella chiesa in cui è stato consacrato da Mons. Olivotti, Vescovo ausiliare, in sostituzione del Patriarca Roncalli, in quei giorni eletto Papa, Giovanni XXIII, che inviò a don Giorgio un affettuoso augurio: “larga effusione grazie, lumi aiuti celesti per fervido fecondo sereno ministero sacerdotale mentre di gran cuore lo benedice e gli concede implorata facoltà impartire benedizione papale con indulgenza plenaria”.
Festa per ringraziare Dio del dono fatto a lui, alla Chiesa e a noi, che vogliamo dirgli tutta la nostra stima, affetto e riconoscenza per le opere e testimonianze date nella vita sacerdotale. Forse dai più è poco conosciuto, per il suo porsi semplice e umile, discreto e riservato. Ma chi lo conosce sa della sua umanità sensibile e calda, della sua spiritualità profonda e della sua cultura che spazia in tanti ambiti filosofici, teologici, ecumenici e storiografici.
Fu lo stesso Patriarca Roncalli che, nell’estate 1955, lo mandò a studiare a Roma, al Capranica, vedendo in lui un giovane generoso (aveva 25 anni – già laureato in Giurisprudenza, impegnato nell’A.C. come Presidente alla Gazzera) e ben orientato al sacerdozio. Seguì regolarmente la sua preparazione e fu ordinato diacono il 20 settembre 1958 prevedendo la sua ordinazione per novembre.
Ma il Card. Roncalli il 28 ottobre venne eletto Papa Giovanni XXIII e fu il Vescovo Olivotti a consacrare d. Giorgio nella chiesa di Gazzera nella festa di tutti i Santi. Il ministero di D. Giorgio seguì l’indirizzo dello studioso ricercatore, docente all’Università, pubblicista di oltre 200 studi scientifici, prevalentemente di storia ecclesiastica. Grande il suo apporto in questo ambito, e importante la sua testimonianza fra docenti e studenti.
Sono preziose anche queste presenze nel mondo culturale, come in tutti gli ambiti della vita umana. E con lui pregheremo perché Dio continui a dare vocazioni sempre nuove e sempre valide nella vita della Chiesa e del mondo.