Caro Lorenzo,
ti abbiamo accolto due anni fa, con tanta gioia, come compagno e amico per darti, come ci era richiesto, e per ricevere da te, come era giusto, una buona testimonianza. Ti ringraziamo che tu l’abbia accolto così, chiedendoti scusa se in qualcosa avessimo mancato; e godiamo della tua bella testimonianza di gioia e di entusiasmo dataci nel maturare nel tuo cammino verso il Sacerdozio.
E grazie della tua lettera di saluto e di ringraziamento, che ricambiamo con fraterno affetto, facendoti gli auguri per il nuovo incarico che hai ricevuto dal Rettore del Seminario.
Buon lavoro e buon cammino. Ti saremo vicini anche presto: domenica 11 novembre alle 17.30 alla Salute per la tua CANDIDATURA, e cioè della tua ammissione agli Ordini Sacri.
Il Rito dell’Ammissione
- manifesta pubblicamente l’orientamento vocazionale di coloro che aspirano al diaconato e al presbiterato,
- esprime l’accettazione della loro offerta da parte della Chiesa particolare,
- richiede ai nuovi candidati di applicarsi con rinnovato impegno nel portare a termine la preparazione”.
Carissimi e carissime,
nel cominciare questo nuovo anno pastorale (in cui mi verrà affidato un nuovo incarico) vorrei salutare con affetto ciascuno di voi, sia quelli che mi conoscono di più sia quelli che non sono riuscito a incontrare, bambini del catechismo, scout, chierichetti, giovani, adulti e anziani.
Vi dico «Grazie!» prima di tutto per la bella testimonianza di fede che mi avete dato in questi due anni trascorsi in tanti momenti, non sempre facili, della vita della vostra comunità parrocchiale.
Quando un seminarista si inserisce nella vita di una parrocchia, non lo fa per dare: lo fa innanzitutto per ricevere, nelle occasioni di ogni giorno, tanti piccoli "aiuti" che lo guidano nel verificare se quel desiderio di bene per sé e per gli altri (che porta il nome di Vocazione) proviene veramente dal Signore Gesù.
Ecco, il «Grazie!» nasce proprio da questo: perché anche voi, ognuno di voi, ha avuto la propria parte nel condurmi ad essere sempre più convinto nel cuore che essere battezzato oggi e, a Dio piacendo, prete domani, valga l'impegno generoso di una vita.
Lo stesso augurio, portandovi nella preghiera, lo faccio a voi: possiate continuare a vivere con gioia la vostra vita di battezzati, perché di essere cristiani, al di là delle fatiche che sono parte di ogni scelta, ne vale la pena.
Lorenzo