L’evangelista Matteo racconta l’Ascensione notando che “alcuni però dubitavano …” Ancora dubbi dopo 40 giorni con Gesù risorto! Il Vangelo ci avverte che le asperità nel cammino di fede ci sono e richiedono la pazienza di Dio, e la nostra che deve insistere nell’aprire mente e cuore alla Parola di Gesù. La fede non ammette superficialità o mediocrità nell’ascolto e nel dialogo con il Signore.
Cielo, terra: due realtà diverse, distinte, ma non separate. Gesù le ha unite nella sua Persona, umano-divina. Dio in noi, e noi in Dio. Questa è la bellezza e la grandezza dell’amore di Dio per noi; e quella dell’amore nostro per Lui, nello Spirito. In questo si muove e si compie la vita cristiana. La Chiesa con la sua liturgia e la sua azione pastorale ci aiuta ad entrare in questo mistero d’amore, perché ne siamo sempre più consapevoli e coerenti. Viviamo nel mistero, e l’Ascensione ce ne rende partecipi: in Cielo, è il mistero di Dio, che nella nostra razionalità ed esperienza non conosciamo; e in terra, in cui abitiamo e che indaghiamo con tutte le nostre scienze ed arti, ma che ci lascia sempre domande aperte: chi siamo? Perché viviamo? Cos’è la vita, il bene, il male, la felicità? Viviamo … solo per morire? Gesù, con la sua presenza nella nostra storia, ci dice: Io sono la via, la verità e la vita. E con la sua Ascensione ci fa intendere che il mistero di Dio illumina il mistero della nostra vita in terra. Il Cristo risorto che sale al cielo nella sua gloria è la risposta alle nostre domande, che dobbiamo riconoscere, con la volontà amorosa di trovarne la risposta nella “buona notizia” che Egli ci ha portato: il Vangelo.
Guardiamo a Gesù che sale al cielo: è il “mistero di Dio”. E’ il Regno che non ha mai lasciato, pur facendosi uomo tra di noi, in terra, in un preciso luogo e tempo: Palestina, sotto l’impero romano.
Torniamo a meditare il prologo del Vangelo di Giovanni (Gv 1, 1-10) perché “la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio nessuno lo ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, Lui lo ha rivelato”.