Francesco lunedì 25 marzo, nella festa all’Annunciazione a Maria, va in pellegrinaggio a Loreto, con i giovani e con tutti.
Un pellegrinaggio denso di valore e di significati.
Francesco ha cominciato in questi giorni il 7° anno di missione e servizio alla Chiesa e al mondo, e va all’abbraccio della Madre per trovare il conforto e la forza per continuare con fedeltà il cammino dell’ “amore che costa”. E il popolo di Dio è con lui, con il generoso entusiasmo dei giovani, che da lui riceveranno il “documento post-sinodale”: le conclusioni emerse dal Sinodo.
Loreto è la “Casa santa di Nazareth”, il luogo dove Dio annunciò a Maria la nascita di Gesù e accolse il suo SI’, umile e riconoscente.
Ed è bello e giusto che anche noi, come ci è possibile, diciamo il nostro SI’ a Dio, di adesione e di amore nella concretezza della vita. Ed è molto significativo che il Papa voglia firmare e consegnare ai giovani il messaggio della Chiesa per l’orientamento vocazionale della vita proprio nella Casa dell’ “Eccomi” di Maria.
La Casa di Loreto, che Benedetto XVI ha definito “la capitale spirituale dei giovani” è il luogo in cui Gesù è stato annunciato ed è vissuto 30 anni, nel silenzio, crescendo “in età, sapienza e grazia” formandosi alla volontà del Padre, con le cure di Maria e Giuseppe.
E’ in casa, nella famiglia, che si può compiere, progressivamente quel fatto d’amore “intergenerazionale” che forma le persone, le educa alla fraternità e le prepara ai loro compiti nella vita.