
Questo Natale vi proponiamo un presepio “rovesciato”. Siamo abituati ad immaginare la capanna lontana e dei pastori che vanno a visitarla, invece questa volta la Sacra Famiglia si sporge fino al bordo del presepio, per avvicinarsi a noi, che in quest’anno, nostro malgrado, abbiamo dovuto dare una connotazione negativa alla vicinanza, alla prossimità.
E’ il più grande desiderio di tutti noi, poter di nuovo avvicinarci. Davanti a questo presepio, la nostra posizione è la stessa dei pastori, che si avvicinano personalmente, non più quella di semplici spettatori.
L’Emmanuele, il Dio-con-noi, si avvicina a noi, condividendo con noi la vita terrena, ed è e sarà vicino a noi “tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Abbiamo giocato con la parola “Avvicinati”, senza porre alcun accento, per poterla leggere nei due sensi: siamo stati avvicinàti da Dio al punto da diventare uomo, e accogliamo l’invito “avvicìnati”, un invito che Gesù continuamente ci rivolge per essere uniti a Lui. Questo messaggio vuole anche essere di buon auspicio ad un ritorno alla normalità dei nostri rapporti, prima che il distanziamento obbligato alimenti diffidenza, sospetto, solitudine…
Buon Natale!
Franco e Silvia