Don, cosa facciamo? Estate 2020: tra bisogno e possibilità

Questi giorni di inizio giugno sono stati fitti di riunioni e videoconferenze. I decreti dello Stato e della Regione hanno dato il via libera a molte attività commerciali e sociali ma hanno imposto regole impegnative: lo abbiamo visto nella Comunità Cristiana con la ripresa delle S. Messe ma anche l’estate con gli appuntamenti a cui siamo abituati sarà profondamente diversa.
Le regole per i centri estivi da applicarsi anche ai Grest richiedono una presenza stabile e continuativa di adulti formati.
Solo alla scuola dell’infanzia dove è garantita una base dal personale dipendente stiamo riuscendo a mettere in piedi delle iniziative; i volontari adulti che stanno seguendo la preparazione degli animatori e l’allestimento del Grest, invece, hanno convenuto che a queste condizioni il Grest in presenza sia impraticabile. I ragazzi stanno facendo un intenso lavoro online per preparare dei contenuti di animazione per i bambini e i ragazzi: video di giochi, teatro, laboratori e contenuti di fede… uno “Smart Grest“, a cui partecipare tramite il computer e i cellulari.
Ci rendiamo conto che questo assomiglia pallidamente al contatto educativo e all’aiuto alle famiglie che poteva dare il Grest gli anni scorsi e ci dispiace, ma ci diamo da fare.
La fatica è grande: è evidente e stridente, ad oggi, la contraddizione tra alcuni ambiti in cui si può fare praticamente tutto (a breve, pare, sarà possibile organizzare concerti) e altri ambiti in cui vigono regole sanitarie molto severe, e che, in buona misura, riguardano le occasioni di contatto tra bambini, ragazzi ed educatori.
Tutti speriamo che le cose possano evolversi verso una situazione più serena e praticabile e c’è il proposito di organizzare il Grest prima dell’inizio della scuola.
Anche la vita comune in strutture di ospitalità ha subito una disciplina rigorosa: questo rende impraticabile anche organizzare i campi estivi parrocchiali e scout, coi ragazzi, previsti tra luglio e agosto. Come dice il Papa, però, non restiamo seduti in divano.
L’associazione NOI, gli Scout, i tanti volontari stanno seriamente cercando delle strade praticabili e sicure per tornare a dare una proposta educativa credibile e un aiuto alle famiglie.
Confidiamo nell’evolvere positivo della situazione sanitaria. Continuiamo a restare in contatto!

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