
IL MONDO DI OGGI E I RE MAGI
La festa dell’Epifania viene spesso soffocata dall’immagine della Befana e dall’idea che il giorno dopo ricomincia la scuola e il tran tran feriale. Io credo, invece, che sia una delle più belle feste dell’anno liturgico, forse proprio perché è scevra da abbellimenti commerciali. La Chiesa insegna che ci sono più epifanie, manifestazioni di Cristo: la visita dei Magi, poi il Battesimo di Gesù e il miracolo delle nozze di Cana.
Se Gesù nascesse oggi, chi sarebbero i moderni magi? Io voglio immaginare qualche Premio Nobel per la fisica o per la medicina che chiuso nel suo laboratorio si rende conto che tutto quello che sa e che continua a scoprire non gli basta, che il suo cuore non può più accontentarsi di evidenze scientifiche. Un giorno sente che una ragazza, vergine, ha partorito. Vuole andare a vedere cosa succede, anche solo per sbugiardare qualche ciarlataneria. Giunto davanti al Bambino avviene un cambio di orientamento: si rende conto, in maniera misteriosa ma vera, che quello che il suo cuore cercava, senza sapere bene cosa fosse, si trova in quel fagotto tremante.
È un cambiamento di prospettiva che ognuno di noi, in ogni parte del mondo, è chiamato a compiere: passare dal bisogno di realizzare le proprie aspettative a comprendere che quello che cerchiamo è che qualcuno ci voglia bene, così come siamo.
Questa è l’immagine dei Re Magi: l’immagine della nostra comune natura umana, così variegata e multiforme eppure chiamata in modo insopprimibile a ricercare “la grandissima gioia” che solo Dio può dare. Dio ha creato ogni uomo così, potentemente inquieto e bisognoso di Cristo: l’unica maniera che ha il diavolo per dissuaderci dalla ricerca di Dio Salvatore è farci accontentare del tran tran, farci credere che la grandissima gioia di cui parla il Vangelo sia solo una fiaba. Non arrendiamoci, mettiamoci in cammino con i Magi e seguiamo la stella.
Tratto da “L’eco di Asseggiano” n. 1590, www.parrocchiasseggiano.it