
LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA NEL SANGUE DI CRISTO
L’inizio dell’epidemia ha visto diffondersi il messaggio di speranza “Andrà tutto bene”, accompagnato dal segno dell’arcobaleno. Esso è anche un segno biblico che indica come Dio non si volgerà mai contro l’umanità così da distruggerla come con il diluvio. È stato giusto, sacrosanto, rassicurare tutti, specialmente i bambini con questo messaggio di speranza.
Tuttavia noi adulti siamo chiamati a domandarci “chi mai ci ha promesso qualcosa? Perché dovrebbe andare tutto bene?”.
Quest’anno la festa del Corpus Domini viene a rispondere a questa ansia: ciò che ci riscatta, ci libera e ci custodisce nell’amore di Dio è il Sangue Prezioso di Cristo: il sangue della nuova ed eterna Alleanza.
L’attenzione della della Parola di Dio è anticipata dall’alleanza tra Dio e le Tribù di Israele alla presenza di Mosè. In quel caso il sangue dell’Agnello sacrificato indicava la testimonianza della salvezza operata da Dio liberando il popolo dall’Egitto. La Lettera agli Ebrei riconosce che la morte di Gesù sulla Croce va interpretata non semplicemente come un ricordo del passato ma come il nuovo e definitivo sacrificio a Dio, che cancella i peccati del Popolo. È questa l’intenzione espressa in maniera sintetica ma chiara anche nell’Ultima Cena. L’amore di Dio si è riversato su di noi attraverso il Sangue di Cristo sparso per i nostri peccati.
Ogni volta che celebriamo l’eucaristia viene rinnovato questo dono d’amore da parte di Dio per la sua Chiesa: il sangue di Cristo ci purifica dai peccati perché ha deciso lui di prendere su di se tutto il male del mondo, comprese la malattia, la solitudine, l’abbandono e la morte. Sulla forza del Sangue di Cristo possiamo appoggiare la nostra coscienza che “Andrà tutto bene” perché il Padre ci ha mostrato la sua benevolenza donando quanto aveva di più prezioso: il suo Figlio Gesù, fino a donare il suo corpo e offrire il suo sangue.
C’è un grande bisogno di consolidare nel nostro cuore questa consapevolezza di essere custoditi preziosamente, gelosamente da Dio. Questa certezza può diventare la consolazione grande che ci permette di affrontare le difficoltà della vita con fede e speranza e aprirci al dono di noi stessi nella carità.
Tratto da “L’eco di Asseggiano” n. 1612, www.parrocchiasseggiano.it