Un Lavoro Buono

Primo maggio: festa dei lavoratori. Ecco alcuni pensieri molto semplici.

Il primo è il fatto che il lavoro ha una grande importanza perché è il mezzo migliore per poter mantenere la propria famiglia. Può sembrare una cosa banale ma nondimeno vera. Il primo problema di chi non lavora è di non riuscire ad “arrivare alla fine del mese”. Il lavoro serve anche a questo. A volte sono necessarie sovvenzioni, incentivi, sussidi di vario genere, ma la soluzione migliore, anche se non sempre praticabile, resta la possibilità di un lavoro piuttosto che di un sussidio.

Ancora, il lavoro è uno dei luoghi di realizzazione personale. È il luogo dove possono emergere e mettere a frutto le proprie capacità, il proprio ingegno, il proprio impegno. Il problema di chi non ha o perde il proprio lavoro non è soltanto economico ma esistenziale: non fa bene stare a casa “senza fare niente”.

Inoltre, il lavoro è un luogo di relazioni, di incontri, di amicizia, di confronto. Può essere anche un luogo difficile di incomprensioni e scontri, di rapporti mal sopportati: questo è un rischio sempre presente quando si ha a che fare con le persone. L’esperienza del lavoro da casa ha ricordato che non siamo fatti per stare a casa da soli. Il contatto con i colleghi resta una dimensione importante dell’esperienza del lavoro.

Piccole cose, queste, che ci ricordano come il lavoro resti una dimensione importante della vita e per questa importanza l’impegno deve essere quello di creare un lavoro buono perché è vero che non abbiamo bisogno soltanto di lavoro ma di buon lavoro.

Don Marco

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