Una grande festa

Si sono appena concluse le iniziative del Maggio Gazzerese. Una manifestazione sospesa durante i due anni di pandemia e che ha ridonato speranza e maggiore serenità per il futuro alla popolosa comunità del quartiere. La festa è stata chiusa dalla tradizionale processione dedicata alla patrona della parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice, un evento religioso che affonda le sue radici negli anni Venti del secolo scorso. Quest’anno la processione, che si è svolta domenica 29 maggio, è partita alle 18 dalla vicina comunità dei Salesiani, dove è presente una casa di accoglienza – casa Zatti – per i religiosi anziani, in cui si trova anche il parroco emerito della Gazzera, don Luigi Stecca, ed è giunta dopo circa un’ora alla chiesa della Gazzera. Nel tragitto la processione ha fatto tappa per una preghiera nel giardino della Residenza Contarini, permettendo così agli anziani ospiti di partecipare alla manifestazione religiosa, anche se soltanto attraverso le vetrate delle sale da pranzo affacciate sull’area verde della casa di riposo. Gli ospiti hanno ricambiato esponendo una statua della Madonna di Medjugorje, donata dai volontari della parrocchia in occasione dei Rosari, dimostrando così la loro gratitudine per una visita inaspettata ma certamente molto apprezzata. Ad accogliere i fedeli al termine del percorso avanti piazzale della Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, verso le 19, don Marco, parroco della Gazzera che con parole cariche di amore, gioia e speranza ha salutato le oltre 250 persone accorse per la manifestazione, invocando la pace per la comunità e per tutto il mondo.

“Un coinvolgente evento religioso che quest’anno ha assunto connotazioni ancor più importanti che nel passato, considerato il coinvolgimento attivo oltre che della parrocchia e della comunità gazzerese, anche di istituzioni come il Centro Salesiano e la Residenza Contarini, che si sono spese per rendere la festa ancor più bella e inclusiva”- ha spiegato Giuseppe Barbiero, referente della processione e membro dell’Associazione Noi, ringraziando tutti i partecipanti ed organizzatori.  “Gli abitanti di questo territorio” – ha aggiunto – “hanno potuto finalmente incontrarsi per condividere attimi di felicità e preghiera e trasmettere tanta voglia di pace in un momento storico così difficile per tutto il pianeta, connotato da guerre e epidemie”.

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