Il Vangelo, che opportunità

VERSO LA GIORNATA DELLA PAROLA DI DIO

Domenica prossima sarà la 4° giornata della Parola di Dio. Riportiamo una riflessione di Marco Cè sul Vangelo.

Il Vangelo è avanti a noi. Lo possiamo anche lasciare chiuso. Esso però custodisce un mistero per noi. “Ascolta”, ci dice.

Il Vangelo in casa è come Gesù seduto al pozzo di Sichem che attende per offrirci l’acqua viva che dona la vita. “Prendi e leggi”, ci dice.

Non pensate a un miracolismo ingenuo, quasi che il Vangelo bastasse averlo in casa.

Neanche Gesù bastava incontrarlo o averlo a mensa. Simone lo ricevette ospite in casa propria e sotto i suoi occhi si compì uno degli eventi più belli e sconvolgenti narrati dai Vangeli, quando una donna, una peccatrice, si accostò a Gesù e gli bagnò i piedi di lacrime, baciandoli e accarezzandoli, quei piedi impolverati e stanchi dal lungo cercare—cercavi noi, Signore—e poi glieli asciugò con i suoi bellissimi capelli. E mentre Simone si irritava, nulla comprendendo di Gesù, lui, il maestro, pronunciò parole di perdono e di pace.

Non basta averlo in casa il Vangelo.

Non basta neanche avere l’Eucarestia nella Chiesa. Ma nelle parole del Vangelo , che sono “la Parola”, “la salvezza è giunta in casa tua”.

Non basta averlo in casa il Vangelo. Ma se uno lo apre, questo libri vivo, gli si svela il volto di Dio: il volto del Padre è Gesù crocifisso.

Marco Cè 1994

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