Come i bambini

CAPACI DI ACCOGLIERE L’ANNUNCIO DELLA PASSIONE

I sacerdoti e gli educatori della parrocchia spesso devono rapportarsi con educatori professionisti e specialisti per aiutare nella maniera corretta bambini, ragazzi e genitori che si rivolgono per chiedere aiuto e grazie a questa fruttuosa collaborazione cresce il patrimonio educativo di una comunità.
L’esperienza ci porta a dire che tra i più grandi fraintendimenti che provocano errori educativi c’è il credere che i bambini siano deboli. Chi sta ad osservarli, invece, si rende conto che sono vulnerabili, e delicati ma hanno una grande forza, sono pieni di energia, più di noi grandi. La loro curiosità e la loro ricerca di senso lasciano pieni di stupore, mentre il loro cervello immagazzina e cerca di ordinare l’esperienza attraverso il linguaggio.
Se si pensa che siano deboli si tende a credere che sia bene tenere nascosta loro una parte della realtà, che non possano portare i grandi pesi della vita di noi adulti e invece la cosa sorprendente è che quando le cose hanno un senso, hanno una ragione sufficiente, sono accompagnate dall’amore di chi hanno intorno, niente è troppo difficile da affrontare. La malattia, le difficoltà, anche la morte di una persona cara possono essere affrontate accanto a chi infonde speranza, sicurezza e una prospettiva di bene.
Noi grandi, invece, siamo deboli e, a immagine dei discepoli, seguendo Gesù verso Gerusalemme non siamo disposti ad alzare lo sguardo verso la meta che Gesù indica e richiama. Gesù ribadisce con forza che il senso della sua missione è dare la vita per noi passando per la sofferenza, la solitudine e la morte. La reazione dei discepoli è secondo copione: nemmeno ascoltano e vanno avanti coi loro discorsi che tradiscono la distanza che separa i loro pensieri da quelli di Gesù.
Un bambino ascolta ed è disposto ad imparare e si fida di chi gli fa le proposte per quanto siano ardite: è capace di affrontare la paura se accompagnato. Un bambino sa vivere da figlio e Gesù ci invita con forza a recuperare questa dimensione della nostra vita.
Il Vangelo continui ad illuminarci.

Tratto da “L’eco di Asseggiano” n. 1619, www.parrocchiasseggiano.it

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