
GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
“Mi sarete testimoni”, “fino ai confini della terra”, “riceverete la forza dello Spirito Santo”.
Sono queste le tre espressioni sulle quali papa Francesco si sofferma nel suo messaggio per la giornata missionaria mondiale di domenica 23 ottobre.
Ogni cristiano è chiamato ad essere testimone di Gesù: l’annuncio del Vangelo non è “affare” di pochi professionisti o esperti ma di tutti i discepoli di Gesù. Allo stesso tempo la forma plurale dell’invio ricorda il carattere comunitario-ecclesiale della missione. Che cosa significa? Che l’evangelizzazione non è mai un fatto privato e individualistico: la missione si fa assieme e in comunione con la comunità ecclesiale.
Il cristiano è chiamato ad essere testimone prima ancora di “fare” un annuncio. Già Paolo VI diceva che l’uomo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, e, se ascolta i maestri, lo fa perché sono anche testimoni.
Questa testimonianza va vissuta fino ai confini della terra, cioè ovunque. Troviamo qui un invito molto chiaro ad andare oltre i luoghi consueti, a vivere quella che papa Francesco chiama una “chiesa in uscita”.
Infine lo Spirito Santo. Nessuna missione, nessuna testimonianza, nessuna azione della Chiesa è possibile senza lo Spirito Santo.
Ecco come papa Francesco conclude il suo messaggio:
“Cari fratelli e sorelle, continuo a sognare la Chiesa tutta missionaria e una nuova stagione dell’azione missionaria delle comunità cristiane. E ripeto l’auspicio di Mosè per il popolo di Dio in cammino: «Fossero tutti profeti nel popolo del Signore!» (Nm 11,29). Sì, fossimo tutti noi nella Chiesa ciò che già siamo in virtù del battesimo: profeti, testimoni, missionari del Signore! Con la forza dello Spirito Santo e fino agli estremi confini della terra. Maria, Regina delle missioni, prega per noi!”
Questi pochi punti, riportati in maniera schematica, sono una breve sintesi di tutto il messaggio che si può trovare facilmente online.
Ho voluto ricordare questo messaggio perché la giornata missionaria mondiale acquista per noi oggi un significato nuovo. Nel passato le nostre comunità non dovevano fare grandi sforzi per raggiungere le persone, erano queste che nei modi più diversi si rivolgevano ad esse. Oggi non è più così: ci sono tanti luoghi “lontani” dove la nostra testimonianza del Vangelo non arriva più. “Andare fino ai confini della terra” oggi non significa più soltanto andare in luoghi geograficamente lontani ma raggiungere i luoghi della vita delle persone divenuti lontani dalle nostre comunità. Questo significa che dobbiamo fare la fatica di cambiare mentalità perché ciò che ci viene chiesto oggi non è più quello che ci veniva chiesto ieri, poiché l’oggi è diverso dal ieri. La domanda con la quale ogni nostra comunità deve fare i conti in modo nuovo è: che cosa significa essere una comunità missionaria?
Don Marco