
Sabato 24 giugno, solennità della Nascita di san Giovanni Battista, il Patriarca Francesco ordinerà presbiteri per la Chiesa di Venezia don Lorenzo Manzoni e Don Matteo Gabrieli. Ringraziamo il Signore per questo dono, li accompagniamo con affetto e con la nostra preghiera in questo momento così decisivo per la loro vita e per la vita della nostra Chiesa. Siamo tutti invitati sabato 24 alle 10.00 nella Basilica di San Marco a Venezia!
Don Lorenzo celebrerà la sua prima Messa domenica 25 alle 9.30 presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria di Lourdes a Mestre (via Piave).
Don Matteo celebrerà la sua prima Messa domenica 25 alle 18.00 presso la chiesa arcipretale di San Benedetto Abate a Scorzè.
Carissimi Lorenzo e Matteo, arrivati alla vigilia dell’ordinazione presbiterale, guardando indietro, come il Signore vi ha condotto fino a qui?
Lorenzo: Vedo che il Signore conduce facendosi conoscere, incontrare, nella preghiera, in quello che la vita ti dà da vivere, nei passaggi più facili e in quelli più difficili, nello studio della Parola. Conduce accompagnando nella bontà, nella misericordia e soprattutto nella fedeltà che si sperimenta nel momento in cui egli continua a condurre dentro le mie infedeltà, debolezze, fragilità. È un Dio fedele che accompagna i passi di chi gli si affida.
Matteo: Il Signore mi ha condotto per mano sin da bambino già dalla prima comunione a Scorzè, attraverso dei segni, delle esperienze, delle persone. Mi colpiva il senso di bellezza nel canto, nella liturgia, nell’attività pastorale dei sacerdoti. Ho intuito che valeva la pena dare la vita per questa bellezza, riflesso della vera Bellezza che è il Signore.
Cosa portate nel cuore per l’inizio del ministero di presbiteri?
Lorenzo: Porto nel cuore tanta emozione, tanto desiderio di misurarmi con questo ministero che la comunità di Jesolo, dove ora svolgo il mio servizio, mi sta dando di vivere e di attendere. Sento il bisogno di accogliere questo ministero non come una conquista ma come un dono che è dato e che quindi chiede a me una grande semplicità nel riceverlo senza pretese, nella libertà e nella gratuità perché sia Lui a condurmi.
Matteo: Nel cuore porto un po’ di trepidazione e timore (non so quale sarà la mia destinazione), soprattutto per la preparazione ultima di questo momento, l’impressione di sentirsi inadeguato, insufficiente. È sempre qualcosa di più grande, che ti supera. C’è anche molta fiducia perché mi sono sempre sentito accompagnato dal Signore in ogni passo.
Cosa direste a un giovane che sente nel cuore il desiderio di diventare sacerdote?
Lorenzo: Gli direi che vale la pena scommettere sulla fedeltà di Dio, perché il signore risponde alla generosità di chi si mette nelle sue mani con una generosità ancora più grande, che dona veramente quel centuplo promesso nel Vangelo.
Matteo: Non aver paura di seguire questa intuizione: se è il progetto che il Signore ha su di te, lì troverai la vera felicità, anche se troverai difficoltà, anche se dovrai superare dei momenti di prova, anche se altre voci ti diranno il contrario.